Eucentre è una Fondazione di diritto privato senza scopo di lucro che persegue una missione di ricerca, formazione e erogazione di servizi nel settore dell’ingegneria sismica e, più in generale, dell’ingegneria della sicurezza.
Nata nel 2005 come evoluzione del Centro Europeo di Formazione e Ricerca in Ingegneria Sismica già attivo a Pavia dal 2003, è stata costituita dai Fondatori, l’Università degli Studi di Pavia, la Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia, il Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, per sviluppare ulteriormente le competenze scientifiche, di ricerca e di alta formazione nel settore presenti a Pavia.
Eucentre è Centro di Competenza del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, al quale offre supporto all’emergenza, predisposizione di scenari di rischio e attività di ricerca per il miglioramento delle attività di Protezione Civile.

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Fondazione CIMA, Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale, è un ente di ricerca senza scopo di lucro e di interesse generale del Paese. Ha lo scopo di promuovere lo studio, la ricerca scientifica, lo sviluppo tecnologico e l’alta formazione nell’ingegneria e nelle scienze ambientali ai fini della tutela della salute pubblica, della protezione civile e della salvaguardia degli ecosistemi marini. Nel 2012, la Fondazione è stata confermata Centro di Competenza del Sistema di Protezione Civile per il settore idrometeorologico e per il rischio da incendi boschivi, oltre che per il settore giuridico sulla responsabilità degli operatori di protezione civile.

ReLUIS, Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica e Strutturale, è un Consorzio Interuniversitario nato nel 2003 con l’intento di coordinare le attività dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica, fornendo supporti scientifici, organizzativi, tecnici e finanziari alle Università consorziate e promovendo la loro partecipazione alle attività scientifiche e di indirizzo tecnologico nel campo dell’Ingegneria Sismica e Strutturale, in accordo con i programmi di ricerca nazionali ed internazionali in questo settore. Le attività svolte negli anni da ReLUIS hanno consentito di acquisire notevoli competenze tecnico/scientifiche nel campo della riduzione del rischio sismico ed oggi il Consorzio è tra i maggiori Centri di Competenza del Dipartimento della Protezione Civile.

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L’INGV- Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia– è il più grande istituto di ricerca italiano che si occupa di Scienze della Terra.
La missione dell’INGV spazia dallo studio, sorveglianza e monitoraggio dei fenomeni geofisici alla ricerca sulla relazione tra processi geofisici e ambiente. INGV gestisce reti di monitoraggio, laboratori e osservatori e raccoglie, studia e diffonde dati nel campo della sismologia, vulcanologia, geodesia, geochimica e scienze marine e dell’atmosfera.
INGV è un Ente Pubblico di Ricerca (EPR) vigilato dal Ministero dell’Università e Ricerca (MUR).
L’INGV è il centro operativo per la sorveglianza sismica e il monitoraggio dei terremoti in Italia ed è parte del sistema di protezione civile come Centro di Competenza sui rischi sismico, vulcanico e Tsunami.
Il servizio di sorveglianza sismica, vulcanologica, allerta tsunami e a livello nazionale 24 ore su 24, 7 giorni su 7, si basa su una fitta e variegata rete di infrastrutture di monitoraggio istituzionale.
INGV collabora inoltre con il Ministero dell’Ambiente, della Difesa e degli Affari Esteri nell’ambito di progetti strategici nazionali ed internazionali.
A livello europeo, INGV è l’ente di rappresentanza e l’istituzione ospitante di due ERIC – Consorzi per le infrastrutture di ricerca europee ospitati in Italia, EPOS-ERIC e EMSO-ERIC.

L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) è ente pubblico di ricerca, dotato di personalità giuridica di diritto pubblico, autonomia tecnica, scientifica, organizzativa, finanziaria, gestionale, amministrativa, patrimoniale e contabile.
L’ISPRA è sottoposto alla vigilanza del Ministro della Transizione Ecologica. Il Ministro si avvale dell’Istituto nell’esercizio delle proprie attribuzioni, impartendo le direttive generali per il perseguimento dei compiti istituzionali.
Fermo restando lo svolgimento dei compiti, servizi e attività assegnati all’Istituto ai sensi della legislazione vigente, nell’ambito delle predette direttive sono altresì indicate le priorità relative agli ulteriori compiti, al fine del prioritario svolgimento delle funzioni di supporto al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 179 del 3 agosto 2010 è stato pubblicato il Decreto 21 maggio 2010 n. 123 del Ministero dell’Ambiente e per la Tutela del Territorio e del Mare “Regolamento recante norme concernenti la fusione dell’APAT, dell’INFS e dell’ICRAM in un unico istituto, denominato Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), a norma dell’articolo 28, comma 3, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”.
L’ISPRA è Centro di competenza del Dipartimento per la Protezione Civile (DPC) e struttura operativa del Servizio Nazionale della Protezione Civile (SNPC). Per le attività di pianificazione e gestione operativa degli interventi specialistici da porre in atto nelle crisi e nelle diverse fasi del ciclo dell’emergenza, assicura il supporto tecnico scientifico al Dipartimento per la Protezione Civile, al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) e a tutte le componenti e strutture operative del Servizio Nazionale della Protezione Civile (SNPC), a livello centrale e periferico.
In particolare, nell’ambito del Centro Nazionale per le Crisi, le Emergenze ambientali e il danno dell’ISPRA, il Centro Operativo per la sorveglianza ambientale, istituito ai sensi della Legge n. 225/2009, della Legge n. 401/2001 e s.m.i. e della Legge n. 100/2012, cura e concorre alla predisposizione delle previsioni meteo­ marine e mareali, nonché di quelle meteorologiche necessarie alla gestione della modellistica in particolare dei fenomeni di trasporto, dispersione e trasformazione chimica, anche di sostanze inquinanti. Cura e provvede, con il concorso delle Agenzie del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), allo sviluppo ed alla gestione del sistema di condivisione e di interscambio dei dati e delle informazioni necessari a garantire l’intervento di supporto scientifico e tecnico in situazioni di crisi ed emergenze ambientali. Svolge le proprie attività, in particolare stretto raccordo, con il MATTM e con il Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, anche per le finalità di cui alla Direttiva del Presidente del Consiglio del 27 febbraio 2004.

Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) è un Ente pubblico di ricerca nazionale con competenze multidisciplinari, vigilato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MUR). Fondato nel 1923, ha il compito di realizzare progetti di ricerca scientifica nei principali settori della conoscenza e di applicarne i risultati per lo sviluppo del Paese, promuovendo l’innovazione, l’internazionalizzazione del “sistema ricerca” e favorendo la competitività del sistema industriale.
Ogni giorno, il CNR affronta le sfide del nostro tempo in molteplici settori: salute dell’uomo e del pianeta, ambiente ed energia, alimentazione e agricoltura sostenibile, trasporti e sistemi di produzione, ICT, nuovi materiali, sensori e aerospazio. Ma anche scienze umane e tutela del patrimonio culturale, scienze sociali, bioetica, scienze e tecnologie quantistiche, intelligenza artificiale, tecnologie abilitanti.
Le attività vengono svolte attraverso un patrimonio di risorse umane di circa 8.500 dipendenti operanti su tutto il territorio nazionale, di cui oltre 7.000 impegnati in ricerca e attività di supporto alla ricerca. La rete scientifica è costituita da 88 Istituti di ricerca e da sette Dipartimenti per aree macro-tematiche. Un contributo importante arriva dalle collaborazioni, anche internazionali, con i ricercatori delle Università e delle imprese.
Il CNR, inoltre, è il maggior Ente non universitario coinvolto nei dottorati di ricerca degli atenei italiani, con l’obiettivo di contribuire all’alta formazione dei giovani mediante percorsi caratterizzati da altissimo profilo scientifico, innovazione e qualità della ricerca.

UNIFI (Center for Civil Protection) è un Centro di Servizio dell’Ateneo di Firenze, istituito nel 2018, che si occupa di monitoraggio e prevenzione del rischio idrogeologico e vulcanico. Prosegue e sviluppa l’esperienza maturata fin dal 1992 dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze nell’ambito della previsione, prevenzione e superamento delle emergenze di natura idrogeologica e vulcanica. Il Centro integra le attività di protezione civile con le conoscenze tecnico-scientifiche e i prodotti derivanti da attività di ricerca sviluppo e innovazione, favorendo i rapporti interdisciplinari fra le strutture di ricerca dell’Ateneo fiorentino e il Dipartimento della Protezione Civile. Promuove la diffusione della cultura della protezione civile, l’informazione e la conoscenza sui rischi naturali e antropici, il miglioramento della resilienza della comunità in linea con gli obiettivi del Sendai Framework for Disaster Risk Reduction 2015-2030 delle Nazioni Unite. Il Centro, inoltre, fornisce supporto tecnico, conoscitivo e operativo a tutte le strutture dell’Ateneo in materia di protezione civile, previsione e prevenzione dei rischi naturali e antropici e gestione delle emergenze. UNIFI-CPC è, dalla sua istituzione nel 2018, Centro di Competenza del Dipartimento della Protezione Civile per il monitoraggio e la prevenzione del rischio idrogeologico e vulcanico come precedentemente, dal 2005 al 2018, lo è stato il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze.

OGS è un Ente Pubblico di Ricerca a vocazione internazionale, che opera e sviluppa la propria missione in ambito internazionale nel campo dell’Oceanografia (fisica, chimica, biologica e geologica), della Geofisica sperimentale e di esplorazione, della Sismologia e della Sismologia applicata all’Ingegneria.
L’Ente è organizzato in strutture di ricerca scientifica e tecnologica, denominate Oceanografia (OCE), Geofisica (GEO), Centro di Ricerche Sismologiche (CRS) e Gestione di Infrastrutture Navali (CGN).Le competenze di OGS, comprendono lo studio del sistema terra-mare nel suo insieme e lo rendono un istituto caratterizzato da elevata multidisciplinarietà e capacità operativa. OGS è Centro di Competenza del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale.
Il ruolo di OGS come ente di riferimento per lo sviluppo di metodologie utili per la prevenzione e la mitigazione dei rischi a livello transfrontaliero e Centro Europeo è stato recentemente riconosciuto dalla dichiarazione di Trieste sulla Scienza firmata dai MInistri della Ricerca, Innovazione ed alta Educazione, durante la conferenza Ministeriale INCE sulla Scienza e Ricerca.

Nata nel 1988, l’Agenzia Spaziale Italiana è un ente pubblico nazionale, indirizzato e supportato dal “Comitato Interministeriale per le Politiche relative allo Spazio e all’Aerospazio” (COMINT). L’ASI, pur restando vigilata dal Ministero dell’Università e della Ricerca, svolge le proprie attività istituzionali in conformità con gli indirizzi del Governo, sulla base dei quali predispone il Documento Strategico di Politica Spaziale Nazionale (DSPSN) ed il Documento di Visione Strategica per lo Spazio (DVSS). Il COMINT è stato istituito ai sensi dell’art. 2 della Legge 11 gennaio 2018, n.7, che, modificando il Decreto Legislativo 4 giugno 2003, n. 128 (“Riordino dell’Agenzia Spaziale Italiana”), ristruttura organizzazione e compiti dell’ASI.

L’agenzia si è affermata come uno dei più importanti attori mondiali sulla scena della scienza spaziale, delle tecnologie satellitari, dello sviluppo di mezzi per raggiungere ed esplorare il cosmo. L’ASI ha oggi un ruolo di primo piano tanto a livello europeo, dove l’Italia è il terzo paese che contribuisce maggiormente all’Agenzia Spaziale Europea (ESA), quanto a livello mondiale. Ha infatti uno stretto e continuo rapporto di collaborazione con la NASA, che l’ha portata a partecipare a molte delle più interessanti missioni scientifiche degli ultimi anni. Uno dei progetti più affascinanti è stata la costruzione e l’attività della Stazione Spaziale Internazionale, dove gli astronauti italiani sono ormai di casa.

Grazie all’attività dell’ASI, la comunità scientifica italiana ha ottenuto – negli ultimi decenni – successi senza precedenti nel campo dell’astrofisica e della cosmologia, contribuendo tra l’altro a ricostruire i primi istanti di vita dell’Universo, compiendo passi fondamentali verso la comprensione del fenomeno dei gamma ray bursts e delle misteriose sorgenti di raggi gamma. L’ASI ha dato, inoltre, importanti contributi all’esplorazione spaziale, costruendo strumenti scientifici che hanno viaggiato con le sonde NASA ed ESA alla scoperta dei segreti di Marte, Giove e Saturno. E in tutte le principali missioni pianificate per i prossimi anni – da Venere alle comete, fino ai limiti estremi del nostro Sistema Solare – ci sarà un pezzo di Italia.

Oltre che studiare l’Universo, dallo spazio si può osservare la Terra per prevedere e prevenire – ad esempio – disastri ambientali, assicurare rapidi interventi nelle aree di crisi e misurare gli effetti del cambiamento climatico. Anche in questi campi l’Italia è all’avanguardia con sistemi come COSMO-SkyMed, fiore all’occhiello dei programmi ASI rivolti alla conoscenza del nostro pianeta.

Dalle domande fondamentali sulla comprensione dell’Universo, sull’origine della vita, fino alla sperimentazione di nuove tecnologie, lo spazio appare oggi più che mai il luogo da cui partire per ampliare l’orizzonte culturale dell’uomo, far crescere la sua consapevolezza e garantire un futuro migliore sulla Terra. Grazie all’ASI, l’Italia è in prima fila in questa esemplare impresa umana.